Federico Mencaroni dà inizio alla quarta generazione di viticoltori a Corinaldo. Nel 2009 la storica cantina di famiglia passa il testimone a Federico, che dopo gli studi presso l'Università di Milano e una decina d'anni di esperienza in diverse cantine del nord e sud d'Italia, dove si specializza sulla spumantizzazione, inizia a dedicarsi allo sviluppo e alla trasformazione dell'azienda con proposte innovative al fine di elevare la qualità e l'immagine dei prodotti.
Nel 2011 viene realizzata la nuova cantina interrata e restaurata una parte della vecchia con moderni standard di produzione e con la realizzazione di spazi organizzati per la vendita e l'accoglienza dei visitatori, attività alla quale si dedica prevalentemente la moglie, Sonia. Federico e i suoi preziosi collaboratori seguono con cura e grande rispetto tutti i vigneti situati a circa 200 metri sul livello del mare adoperandosi poi nella lavorazione dell'uva in cantina e in tutti i successivi processi d'imbottigliamento e tiraggio senza delegare alcuna mansione a terzi.
Le dimensioni dell'azienda, la conduzione familiare e la lavorazione autentica e naturale dell'uva e del vino danno origine a un prodotto che può ancora definirsi artigianale. Dedizione e passione, vitigni autoctoni e unici per caratteristiche organolettiche e versatilità come il Verdicchio dei Castelli di Jesi, fanno nascere vini con caratteristiche inconfondibili come Isola e Flora, e spumanti di grande personalità come Contatto, Apollonia e Marcello Federico.
Una volta rientrato nell'azienda di famiglia, Federico decide di focalizzare le sue esperienze sulla spumantizzazione del Verdicchio. Tale scelta viene dettata non solo dalla passione che nutre Federico per le bollicine ma soprattutto dalle potenzialità di un grande vitigno sulle quali sapeva di poter contare. Sembra che l'intuito gli abbia dato ragione visto che la produzione di bollicine è passata da 2.500 bottiglie degli esordi, a oltre 10.000 bottiglie prodotte e vendute nel 2017. Federico nella sua sala di maturazione sotterranea custodisce oltre 30.000 bottiglie (somma delle vendemmie 2013-2017) di spumante che riposano sui loro lieviti per essere degustate nel futuro prossimo.
Grazie alla sua dedizione e pazienza, oggi, questa piccola azienda di distingue e si riconosce, dentro e fuori Regione, per le sue etichette di bollicine brut, extra brut e brut nature.
